Sartore Consulting 5 Novità sul marketing online 5 Consigli per e-commerce: 3 strategie efficaci di upselling e cross-selling

Consigli per e-commerce: 3 strategie efficaci di upselling e cross-selling

Quando si parla di e-commerce, spesso c’è la tendenza a focalizzarsi principalmente su due modi per captare clienti: cercare una nicchia nuova oppure affidarsi al retargeting per ritornare da clienti fedeli o che hanno per lo meno effettuato una conversione. Spesso vengono tralasciati l’upselling e il cross-selling, due strategie di vendita particolarmente efficaci, utilissime per […]

Quando si parla di e-commerce, spesso c’è la tendenza a focalizzarsi principalmente su due modi per captare clienti: cercare una nicchia nuova oppure affidarsi al retargeting per ritornare da clienti fedeli o che hanno per lo meno effettuato una conversione. Spesso vengono tralasciati l’upselling e il cross-selling, due strategie di vendita particolarmente efficaci, utilissime per incrementare il valore medio del carrello e migliorare l’esperienza dell’utente. In maniera particolare, l’upselling consiste nell’incoraggiare il cliente ad acquistare una versione più costosa, più avanzata o più efficiente di un prodotto che sta già considerando, ad esempio uno smartphone di ultimissima generazione invece di uno risalente a qualche anno fa. Dall’altro lato, il cross-selling invita ad acquistare prodotti complementari o correlati: tornando all’esempio appena presentato, potrebbe costituire una buona idea suggerire l’acquisto di una custodia protettiva o di cuffie.
Queste due tecniche assicurano non solo un aumento dei ricavi, ma migliorano anche la soddisfazione dei clienti, perché offrono soluzioni più complete e immediate alle loro esigenze. Continua a leggere l’articolo per scoprire 3 strategie semplici ma altamente performanti che potrebbero portare il tuo e-commerce su un altro livello.

Strategia n.1: identificare il momento giusto per massimizzare il valore della vendita

Individuare con precisione il momento ottimale per proporre un upsell o un cross-sell è fondamentale e, per garantirne il successo, c’è bisogno di una profonda comprensione del percorso di acquisto del cliente.
L’upselling trova terreno fertile quando il cliente si trova in uno stato di elevato interesse verso un prodotto specifico, ma è ancora indeciso sull’acquisto. Uno scenario piuttosto probabile potrebbe essere che abbia riempito il carrello senza ancora effettuare l’ordine. Questo è il momento opportuno per mostrargli un messaggio o un pop up per proporgli un’opzione superiore, presentata come una soluzione migliore o un affare imperdibile a un costo leggermente più elevato.
Anche nel caso in cui tu voglia attuare una strategia di cross-selling, il tempismo deve essere altrettanto accurato. Invece di offrirgli un modello superiore, puoi proporre di integrare l’acquisto con accessori o servizi complementari che non solo siano logici e utili, ma che arricchiscano l’esperienza d’uso del prodotto principale. Un esempio pratico potrebbe essere un cliente che sta acquistando una macchina fotografica e si vede suggerire, proprio in quel momento cruciale, l’aggiunta di una scheda di memoria ad alta capacità o un treppiede che gli faranno percepire sicuramente l’acquisto come più completo e soddisfacente.
Allo stesso tempo, questo tempismo perfetto non è soltanto un’intuizione superficiale ma il risultato di un’approfondita analisi dei dati comportamentali e delle preferenze individuali del cliente, spesso raccolti attraverso sistemi di CRM (Customer Relationship Management) avanzati o piattaforme come Google Analytics. La capacità di prevedere quando un cliente è più ricettivo a un’offerta aggiuntiva trasforma un semplice processo di vendita in un’esperienza personalizzata, che non solo aumenta il valore del carrello medio ma anche la soddisfazione e la fedeltà del cliente stesso.
Questo approccio strategico assicura che ogni proposta di upsell o cross-sell sia percepita come un miglioramento naturale e vantaggioso del percorso d’acquisto, piuttosto che un tentativo forzato di aumentare le vendite.

Strategia n.2: personalizzare le offerte per aumentare la rilevanza

Più che una semplice strategia di marketing, la personalizzazione dell’offerta è una dimostrazione di attenzione e cura nei confronti del cliente, un modo per comunicare che la sua soddisfazione è al centro di ogni iniziativa. L’efficacia di questa strategia deriva dall’uso sapiente dei dati raccolti sui clienti, che offrono un quadro dettagliato delle loro preferenze e dei loro comportamenti di acquisto, permettendo di rispondere in maniera quasi chirurgica alle loro esigenze specifiche.
Prendiamo, ad esempio, un cliente che ha acquistato un pc di fascia alta. Proporgli semplicemente un modello superiore potrebbe non sortire l’effetto desiderato, perché l’offerta verrebbe probabilmente percepita come poco attenta alle sue reali esigenze. Sarebbe stata una buona strategia nel momento in cui il computer in questione fosse stato di fascia media, dunque avrebbe avuto senso voler migliorare l’esperienza di acquisto. Invece, l’introduzione di accessori premium che potenziano l’uso del laptop può anticipare alcune delle esigenze che si scaturiranno proprio dall’acquisto di questo nuovo prodotto. Se, ad esempio, i dati a nostra disposizione ci indicano che il cliente usa frequentemente il computer per la fotografia o la videografia, potremmo suggerirgli di acquistare accessori come un monitor esterno di alta qualità per un miglior editing o un hard disk esterno per lo avere spazio extra per conservare foto e video.
La personalizzazione delle offerte nel contesto dell’upselling e del cross-selling è molto più di una semplice tecnica di vendita: è un’espressione di comprensione dell’utente, la consapevolezza che ognuno di essi è unico e che ogni bisogno è analizzato e soddisfatto con la massima attenzione. Questa cura dei dettagli non solo incrementa le vendite, ma fidelizza il cliente, creando una nicchia appagata e leale.

Strategia n.3: ottimizzare attraverso la creazione di un bundle di prodotti e/o programmi di fidelizzazione

Creare bundle di prodotti è una tattica astuta che serve a trasformare acquisti singoli in esperienze di shopping complesse e arricchite. Questa strategia si basa sulla combinazione intelligente dell’articolo principale con accessori o prodotti complementari, creando un’offerta integrata che costituisce un valore aggiunto tangibile. Torniamo all’esempio della macchina fotografica: un bundle che unisce una fotocamera digitale (magari proprio quella scelta dal cliente oppure una di livello superiore ad un prezzo leggermente più elevato) con una custodia protettiva, una scheda di memoria e un obiettivo aggiuntivo non solo è conveniente, ma anche estremamente allettante per il consumatore appassionato di fotografia.
I bundle sono particolarmente efficaci perché soddisfano un bisogno immediato del cliente di avere una soluzione completa, evitando così la fatica di dover cercare e selezionare accessori compatibili dopo l’acquisto principale. Presentare questi pacchetti come offerte limitate o esclusive aumenta ulteriormente la loro desiderabilità, poiché aggiunge un senso di urgenza ed esclusività all’acquisto, stimolando la decisione rapida e la consapevolezza di non poter perdere un affare particolarmente vantaggioso.
Seguendo lo stesso principio, i programmi di fidelizzazione che ricompensano gli acquisti ripetuti possono consolidare la lealtà del cliente proprio allo stesso modo dei bundle, anzi, trasformano l’acquisto occasionale in un’abitudine. Questi programmi non solo gratificano il cliente, ma aumentano anche la propensione a spendere di più, approfittando dei vantaggi presentati da queste offerte personalizzate.
In entrambi i casi, l’aspetto fondamentale da prendere in considerazione è la rilevanza e la complementarità dei prodotti inclusi. Ogni elemento che sarà parte del bundle o del programma di fidelizzazione deve essere accuratamente scelto per migliorare l’uso del prodotto principale, assicurando che il cliente percepisca ogni componente come un arricchimento necessario e imperdibile. L’unica differenza tra questi due metodi è quando proporre il cross-sell al cliente: se al momento dell’acquisto oppure a distanza di giorni o settimane con l’intento, appunto, di fidelizzarlo e rafforzare la sua lealtà al marchio.
È indubbio che gli acquirenti si sentono più soddisfatti quando ricevono una soluzione completa che anticipa e risponde alle loro esigenze specifiche. Dunque, in entrambi i casi, non solo si registrerà un aumento delle vendite, ma si costruirà anche una clientela solida, fiduciosa e affezionata, pronta a ritornare per futuri acquisti grazie all’eccellente esperienza che gli avrai offerto.

Come qualsiasi strategia di marketing, è sempre vitale monitorare le performance degli upselling e cross-selling per ottimizzare continuamente le tecniche implementate e i risultati. Analizzare quali offerte hanno successo e quali no aiuta a capire meglio i bisogni e le preferenze dei clienti, fino ad arrivare alla personalizzazione perfetta delle offerte.
Oltre all’implementazione e allo studio dei dati offerti dalle principali piattaforme di analisi, ricorda di considerare i feedback e le recensioni che i tuoi prodotti hanno ottenuto. Questa è una tattica doppiamente efficace: da un lato, se mostrati ai clienti nelle pagine prodotto, rafforzano la credibilità e incentivano l’acquisto di articoli aggiuntivi o di livello superiore; dall’altro lato ti aiutano a capire quali strategie stanno avendo successo e incrementando i tuoi ricavi.
Se anche tu vuoi costruire relazioni solide e a lungo termine con i clienti, noi di Sartore Consulting siamo pronti a studiare strategie di marketing fatte su misura per il tuo business e obiettivi aziendali. Contattaci oggi per una consulenza personalizzata!