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Le novità sulle metriche relative agli annunci per la rete di ricerca di Google: una guida per i marketer

Recentemente Google ha annunciato un’importante serie di aggiornamenti riguardanti le metriche per gli annunci sulla rete di ricerca, offrendo nuove opportunità per gli inserzionisti di migliorare la visibilità e l’efficacia delle loro campagne pubblicitarie. Le ultime innovazioni riguardano principalmente il posizionamento degli annunci, l’evidenza e l’uso strategico delle metriche per ottimizzare le prestazioni. Per quanto […]

Recentemente Google ha annunciato un’importante serie di aggiornamenti riguardanti le metriche per gli annunci sulla rete di ricerca, offrendo nuove opportunità per gli inserzionisti di migliorare la visibilità e l’efficacia delle loro campagne pubblicitarie. Le ultime innovazioni riguardano principalmente il posizionamento degli annunci, l’evidenza e l’uso strategico delle metriche per ottimizzare le prestazioni. Per quanto i nuovi valori siano strettamente correlati alle campagne con obiettivo quota impressioni target, in realtà risultano molto convenienti per monitorare i risultati di tutti gli annunci per la rete di ricerca, dato che aiutano a capire in maniera ancora più profonda dove può esserci margine di miglioramento (dunque utilissimi anche per calcolare e aumentare i numeri di clic, conversioni, acquisti e tanto altro).
Continua a leggere la nostra guida pratica per comprendere queste ultime e preziose novità di Google e sfruttarle a tuo vantaggio.

Cambiamenti nelle definizioni delle metriche e degli annunci

Al fine di essere lo strumento più completo e intuitivo possibile per i marketer, Google ha annunciato un aggiornamento sulle definizioni relative agli annunci di primo livello, ovvero quelli che a seconda della query dell’utente possono essere mostrati sopra o sotto i risultati organici. Eccole spiegate: 

  • Annunci di primo livello: sono quelli che compaiono nella parte superiore della pagina dei risultati di ricerca, prima dei risultati organici;
  • Annunci in cima alla pagina: sono quelli mostrati in prima posizione tra tutti gli annunci della parte superiore della pagina, dunque sono posizionati nella parte superiore assoluta della pagina;
  • Evidenza: cruciale per catturare l’attenzione degli user. I fattori chiave che influenzano l’evidenza sono principalmente la posizione e il formato dell’annuncio. Rispettare questi due parametri, infatti, farà ottenere più visibilità alle tue ads, attirando l’attenzione degli utenti e incentivando i clic. 

Le metriche superiore e superiore assoluta

Arriviamo ora alla parte interessante: i valori più utili da inserire nelle tabelle e colonne per monitorare annunci e gruppi di annunci in maniera ancora più capillare.
Le metriche superiore e superiore assoluta offrono insight preziosi sul posizionamento degli annunci nelle SERP (Search Engine Results Pages), permettendo agli inserzionisti di valutare quante volte i loro annunci appaiono in posizioni di rilievo o come primo annuncio sopra i risultati organici. È importante sottolineare, infatti, che queste metriche non forniscono un confronto diretto dell’ordine dei tuoi annunci rispetto a quelli degli altri, ma dove si posizionano nella pagina dei risultati. Sono divise in due categorie principali:

  • Percentuale di impressioni superiori e superiori assolute: quantificano la frequenza con cui i tuoi annunci appaiono in posizioni dominanti nei risultati di ricerca, specificatamente nella parte alta della pagina o nella posizione più prominente sopra tutti gli altri annunci. La percentuale di impressioni superiori rappresenta la quota delle tue impressioni totali che si trovano nella parte alta dei risultati di ricerca, mentre la percentuale di impressioni superiori assolute indica quante volte il tuo annuncio è stato il primo ad essere mostrato;
  • Quota impressioni superiore e superiore assoluta: calcolano le impressioni effettivamente ottenute rispetto al numero totale di impressioni potenzialmente ottenibili in quella stessa posizione. La quota impressioni superiore misura quante volte i tuoi annunci appaiono nella parte superiore rispetto al numero totale di volte in cui avrebbero potuto essere mostrati lì. La quota impressioni superiore assoluta, invece, riflette quante volte il tuo annuncio ha ottenuto la posizione più alta possibile, diviso per il numero di volte che avrebbe potuto occuparla.

Un’altra metrica molto interessante, è la quota impressioni persa sia per quanto riguarda il budget che il ranking. Questo valore offre una stima di quanto spesso il tuo annuncio non ha raggiunto la posizione ottimale a causa di limitazioni di budget o di un ranking troppo basso, fornendoti indicazioni preziose su dove e come ottimizzare ulteriormente le tue strategie di offerta e di qualità degli annunci.

Strategie per migliorare il posizionamento

Quello che ti starai chiedendo ora sarà sicuramente come fare materialmente per migliorare il posizionamento dei tuoi annunci. Ecco alcuni accorgimenti essenziali:

  • Migliorare l’ad rank: ovvero migliorare il posizionamento del tuo annuncio includendo informazioni pertinenti e utilizzando asset (come sitelink, callout, estensioni di chiamata o prezzo) per incrementare il CTR;
  • Mantenere la pertinenza: assicurati che annunci e pagine di destinazione siano in linea con le ricerche degli utenti per evitare CPC elevati, una bassa pertinenza e scarse prestazioni;
  • Regolare l’offerta per restare competitivi: nelle campagne con obiettivo quota impressioni target, è consigliabile puntare a incrementare la quota di impressioni sia nella parte superiore che in quella superiore assoluta della pagina. Ciò può aiutarti a migliorare la visibilità degli annunci, garantendo che appaiano in posizioni più visibili ai potenziali clienti. Tuttavia, puntare a un aumento delle offerte può anche comportare una partecipazione ad aste più competitive, che potrebbero non sempre tradursi in posizioni più elevate nella pagina a causa di vari fattori, tra cui il budget e/o la qualità complessiva dell’annuncio;
  • Monitoraggio continuo: non dimenticare di tenere sotto controllo tutte le modifiche effettuate e come cambiano le principali metriche di riferimento. Solo grazie ad un’analisi costante dei risultati è possibile identificare aree di miglioramento, ottimizzare e attuare strategie vincenti.

Le recenti modifiche annunciate da Google per le metriche degli annunci sulla rete di ricerca rappresentano un’opportunità per gli inserzionisti di affinare ulteriormente le loro strategie pubblicitarie. Adattandosi prontamente a queste evoluzioni, i marketer possono non solo migliorare la visibilità dei loro annunci ma anche raggiungere ambiziosi obiettivi di business e superarli.
Se vuoi comprendere a fondo e restare sempre al passo con gli ultimi aggiornamenti di Google Ads e delle principali piattaforme pubblicitarie, noi di Sartore Consulting siamo pronti a farti fare strada nel mondo del marketing digitale. Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata!